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Che bello scoprire come si distillava un secolo fa!

Scritto da Claudio Riva il 14/08/2010

Nel mio girare per l'Irlanda sono tornato a visitare il museo distilleria John Locke a Kilbeggan, proprio nel centro dell'isola. E ho vissuto emozioni nuove.


Ci ero già stato un paio di volte, ma la visita di quest'anno ha qualcosa di speciale. Grazie all'iniziativa dei distillatori di Cooley, la distilleria è rinata. Sentire il profumo dello spirito e vedere tanti visitatori trasmette davvero tanta energia a questo vecchio edificio!


La bellissima distilleria museo di John Locke, Kilbeggan (a metà strada tra Dublino e Galway)

La Brusna Distillery, così era conosciuta dal nome del torrente che le scorre di fianco, ha una storia simile a quella di tutte le altre distillerie Irlandesi che hanno dovuto soccombere alla crisi provocata dalle due guerre Mondiali intervallate dal Proibizionismo Americano. Ottenuta la licenza nel 1757, la distilleria ha avuto un primo secolo di vita di normale attività finché è finita nelle mani di John Locke (1843), rimanendo nelle mani della famiglia per oltre un secolo. Nel 1947 la distilleria fu acquistata da un fondo investimenti che non potè far altro che cessare la produzione nel 1954 e chiudere definitivamente la distilleria nel 1957, in occasione del suo 200esimo compleanno.

Ma quello che ancora oggi si respira dai documenti presenti nel museo è l'energia, l'entusiasmo con cui John affrontò il suo progetto imprenditoriale. Non era solo una distilleria ma il motore di tutta la comunità. John ha costruito case per i dipendenti, trattenendo dalla busta paga la rata dell'affitto, acquistava il carbone per affrontare il freddo inverno per tutta la comunità concedendo un pagamento a rate che durava sino all'inverno successivo. Non a caso, una volta insorte le prime difficoltà economiche per la distilleria, è stata la comunità stessa ad intervenire con il proprio portafoglio per ringraziare la famiglia Locke dei tanti decenni di buona gestione.


L'arrivo alla distilleria Kilbeggan

Una vecchia etichetta di Locke's Whiskey

La ruota, alimentata dalle acque del Brusna, è tornata in funzione per puri fini dimostrativi

I meccanismi che all'interno della distilleria trasferiscono il moto della ruota a tutti i macchinari

Dettaglio di una delle tre macine a pietra utilizzate per macinare l'orzo e ovviamente alimentate dalla ruota

Dettaglio di una pompa: la rotazione dell'asse fa muovere su e giù le tre camme che pompano il liquido

La warehouse #2 è in un hangar

Nel museo ci sono tanti reperti dal passato

La distilleria sino a fine 1800 era praticamente indipendente. L'orzo arrivava dai campi attorno a Kilbeggan, la tostatura del malto era fatta con la torba disponibile in abbondanza nella campagna e tutti i meccanismi della distilleria (motori, pompe, ecc.) erano alimentate da una ruota ad acqua fatta girare dalle acque del torrente Brusna.

Sì, avete capito bene. Sull'asse della ruota era collegato un albero che con ingranaggi e derivazioni distribuiva la forza motrice a tutti i reparti della distilleria. Il torrente poteva andare in secca durante l'estate, per cui le attività delle distilleria dovevano fermarsi. Ma in quel periodo c'era la mietitura dell'orzo, per cui tutti i dipendenti si trasferivano al maltaggio per preparare la materia prima per la successiva (e umida) stagione.

Con la fine del 1800, sul lato opposto dell'albero della ruota fu montato un motore a petrolio che garantiva il funzionamento della distilleria anche in assenza di acqua nel torrente, ma fu usato poco (si dice che funzioni ancora). Anche la torba è stata progressivamente sostituita dal carbone; infatti grazie alla fitta rete di canali era diventato più conveniente farsi recapitare il carbone con le chiatte piuttosto che estrarre localmente la torba. Poi il lento ed inesorabile declino e la chiusura (1957).

Questo sino al 1982, quando la comunità decise di acquistare ciò che rimaneva della distilleria che era decisamente in stato di abbandono ma che nascondeva un bene assai prezioso: era praticamente rimasta immutata per oltre un secolo per cui era un incredibile contenitore di storia passata. Dopo una necessaria messa in sicurezza, pochi anni dopo è stato inaugurato il museo che ha lentamente sempre più attirato l'attenzione dei turisti, portando beneficio all'intera comunità (che ormai aveva un futuro difficile, segnato dalla costruzione dell'autostrada Dublino-Galway che la tagliava fuori come tappa obbligatoria per chi si spostava da o verso Dublino).

Ma la magia è avvenuta il 19 Marzo 2007 - in occasione del 250esimo compleanno della distilleria ed esattamente 50 anni dopo la chiusura quando Cooley, l'unica distilleria ancora in mani Irlandesi, decise di far ripartire la distillazione in loco con il nome di Kilbeggan. Infatti il nome Locke's è stato oggetto di una truffa durante il Proibizionismo. In quegli anni sul mercato Americano era disponibile un whiskey illegale (moonshine, così si chiamavano) oon il nome Locke's. Ovviamente la distilleria di Kilbeggan non aveva mai autorizzato l'uso del proprio marchio ed, altrettanto ovviamente, questo spirito era di pessima qualità. Il marchio Locke's era quindi compromesso, per cui da allora il whiskey qui prodotto è uscito con il nome Kilbeggan in etichetta.

Ovviamente la distillazione oggi non avviene usando la strumentazione della vecchia distilleria, in pessimo stato di conservazione ed anti-economica (tutto ha oltre un secolo di vita!). Inoltre bisogna dire che gli alambacchi originali di Locke's sono stati svenduti ad un commerciante di rame, per cui non esistono più. Presso la distilleria sono presenti gli alambicchi della vecchia vicina distilleria Tullamore Dew, anche essa chiusa e sede di un museo, piazzati su una terrazza all'esterno a puro scopo dimostrativo.

Per produrre il nuovo Kilbeggan, negli edifici di Locke's è stata installata una micro-distilleria che fa uso di piccoli tini di fermentazione (simili a quelli dei micro-birrifici) e di una coppia di alambicchi di dimensione davvero ridotta e dalla forma di una grande pentola. Si avete capito bene, una coppia di alambicchi. Infatti il whiskey di Kilbeggan era uno dei rari esempi di doppia distillazione Irlandese.

Il rilascio del primo whiskey di questa nuova vita è stato pianificato per il 2014. Oggi è possibile acquistare un 3-pack sample, una elegante confezione con tre campioni di new-make spirit maturati rispettivamente 1 mese, 1 anno e 2 anni (anche in Irlanda lo spirito non si può chiamare whiskey se non ha maturato per almeno tre anni).


Gli alambicchi della nuova micro-distilleria

La piccola spirit safe di Kilbeggan

Questa ultima mia visita al museo ha però riservato una gradita sorpresa. La ruota e parte dei meccanismi della distilleria (tutti gli assi ed alcune pompe) erano in funzione, per cui la distilleria sembrava ancora viva!

Quando andate in Irlanda fateci un salto, ne vale davvero la pena. Questo museo rappresenta un esempio unico di vedere quasi tutte le fasi di lavorazione del whisky così come venivano effettuate un secolo fa. Come abbiamo detto purtroppo manca completamente la still-house. Maggiori informazioni su www.lockesdistillerymuseum.ie.

Esiste qualcosa di simile anche in Scozia, vicino ad Inverness, la distilleria-museo di Dallas-Dhu. Questa distilleria è completa ed è stata ritirata dopo la chiusura nel 1983 da Historic Scotland per trasformarla in un museo, vale sicuramente una visita ma è più moderna (niente ruota & C.) ed un po' troppo ingessata. La distilleria-museo di Locke - pur se incompleta - ha sicuramente una marcia in più.

Se ti interessa scoprire qualcosa in più, clicca sul seguente filmato (di qualità amatoriale).

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